Borja Valero perde la testa ma non di certo il suo leggendario mellone. Durante il ritorno del playoff di Champions League tra Villarreal ed Odense, il giocatore del Villarreal imita Zidane nella finale contro l’Italia ai mondiali del 2006 e da una capocciata a Johansson.
Blog dedicato a Borja Valero, il centro campista col mellone. Nel blog si discute di giocatori dimenticati, allenatori buoni solo a retrocedere e in genere giocatori con inestetismi non gravi come il mellone.
martedì 20 settembre 2011
Non solo mellone: L'Entanglement quantistico
Nella puntata del 19/9/2011 si è parlato di :
* Le proprietà chimiche dei detersivi
* Le proprietà fisico meccaniche del materiale plastico utilizzato nelle buste del supermercato
* Entanglement quantistico e teoria dei multimondi
* Qubit
* Grafene (L'unico materiale 2D, fogli spessi un solo atomo, perchè?)
Quante informazioni possono essere rappresentate da un qubit?
Paradossalmente ci sono un numero infinito di combinazioni lineari della base ortonormale così da permettere, almeno in linea di principio, la rappresentazione in un unico qubit di tutto lo scibile umano.
Entanglement quantistico: Un approfondimento:
L'entanglement quantistico è alla base di tecnologie emergenti come i computer quantistici e la crittografia quantistica e ha permesso esperimenti relativi al teletrasporto quantistico, su cui si appuntano le speranze di nuove tecnologie. Sebbene non si possa trasmettere informazione attraverso il solo entanglement, l'utilizzo di un canale di comunicazione classico in congiunzione con uno stato entangled permette il teletrasporto di uno stato quantistico, che sarebbe altrimenti impossibile poiché richiederebbe un'infinita quantità di informazione per essere determinato. All'atto pratico, come conseguenza del teorema di no-cloning quantistico, questa ricca informazione non può comunque essere letta integralmente, ma può tuttavia essere impiegata nei calcoli (per maggiori informazioni vedere Informatica quantistica).
L'entanglement quantistico costituisce una difficoltà per la teoria quantistica dal punto di vista epistemologico, in quanto è incompatibile con il principio apparentemente ovvio e realistico della località, per la quale il passaggio di informazione tra diversi elementi di un sistema può avvenire soltanto tramite interazioni causali successive, che agiscano spazialmente dall'inizio alla fine. Ad esempio, secondo il principio di località, il mio pugno può colpire il tuo naso solo se io sono abbastanza vicino a te, o se sono in grado di mettere in moto meccanismi che, passo dopo passo, giungano fino al tuo naso. Differenti interpretazioni del fenomeno dell'entanglement portano a differenti interpretazioni della meccanica quantistica.
martedì 28 giugno 2011
Marouane Fellaini - Il pagliaro venuto dal Marocco
É un centrocampista dotato di gran fisicità e di una discreta elevazione che, sommata ai suoi 1,94 m di altezza, lo rendono un giocatore temutissimo nel colpo di testa. Nonostante la sua altezza, Fellaini possiede anche un buon controllo del pallone e un gran tiro, anche dalla distanza.[
Originario del Marocco (il padre giocò negli anni settanta con il Raja Casablanca), incominciò a giocare all'età di sette anni con l'Anderlecht. A dieci anni andò a giocare con il Mons e successivamente militò per R. Francs Borains e Charleroi.
Il 1º settembre 2008 firma un contratto quinquennale (da un milione di Euro all'anno) con l'Everton FC e inizia a farsi crescere i capelli. Oggi il suo pagliaro accende l'entusiasmo dei tifosi inglesi.
Originario del Marocco (il padre giocò negli anni settanta con il Raja Casablanca), incominciò a giocare all'età di sette anni con l'Anderlecht. A dieci anni andò a giocare con il Mons e successivamente militò per R. Francs Borains e Charleroi.
Il 1º settembre 2008 firma un contratto quinquennale (da un milione di Euro all'anno) con l'Everton FC e inizia a farsi crescere i capelli. Oggi il suo pagliaro accende l'entusiasmo dei tifosi inglesi.
Borja Valero, De Laurentis torna alla Carica: "Quel Mellone sarà nostro"
Secondo indiscrizioni di mercato emissari del Napoli sono già giunti in terra spagnola per tentare un nuovo attacco al cartellino del centrocampista col mellone, bocciato definitivamente Victor Ruiz per i suoi “ritmi” e per l’inadattabilità al modulo a 3 difensori, il forte difensore, neo campione d’Europa under 21 con la sua nazionale, ha chiesto di ritornare in Spagna dove lo attenderebbe a braccia aperte il Villareal.
A questo punto il Napoli ha proposto uno scambio di cartellini piu’ conguaglio in favore degli spagnoli in cambio di Borja Valero.
mercoledì 1 giugno 2011
Borja Valero: Non solo mellone, anche la Fedeltà alla maglia
«Si parla di molte ipotesi per il mio futuro, ma io non so niente e sinceramente non ci sto pensando. Non mi è passato per la testa di lasciare il Villarreal, anzi voglio restare». Parole di Borja Valero, 26 anni, centrocampista spagnolo che ha stregato il Napoli nella doppia sfida di Europa League che è costata l'eliminazione alla squadra di Mazzarri.
Elegante, dinamico, bravo a inserirsi anche in zona gol: il numero 20 del sottomarino giallo è finito nel mirino azzurro per la prossima stagione. De Laurentiis e Bigon sono pronti a mettere sul piatto 10 milioni più Gargano, ma la trattativa è ancora tutta da scrivere. Una accelerazione potrebbe esserci dopo l'interruzione dell'affare Inler, che sembra ormai destinato alla Juve, ma per ora Borja Valero preferisce pensare al riposo dopo un anno giocato al massimo. «È stata una stagione molto positiva e molto divertente per il Villarreal, ora voglio solo pensare a staccare la spina per tornare al meglio per la prossima - ha detto a Marca di ritorno da un'amichevole a Hong Kong - Sapevo che per me la scelta di venire al Villarreal sarebbe stata quella giusta e non mi sbagliavo».
lunedì 9 maggio 2011
Roberto Mancini, una biografia
Analisi sul peggior allenatore in circolazione: ROBERTO MANCINI
FIORENTINA
Arriva a febbraio in una fiorentina fortissima al punto che cecchi gori si era indebitato completamente per renderla così competitiva, vince subito una coppa italia giocando 2 partite (la viola era già in semifinale) e soprattutto senza fare nulla dato che la fiorentina aveva già un gioco.
L'anno dopo inizia a implementare nella squadra il suo gioco e infatti dopo pochi mesi si dimette dopo che i tifosi della fiorentina lo vanno a prendere sotto casa e lo minacciano di morte perchè è talmente scarso da aver distrutto una squadra davvero forte
LAZIO
Viene ingaggiato solo perchè è un ex calciatore laziale, anche qui si ritrova una grande squadra con un presidente che si è indebitato fino al collo per costruirla, al primo anno il massimo che riesce a fare è un misero quarto posto e riesce a perdere sia la semifinale di coppa italia che di coppa uefa, inizia la sua carriera di perdente.
Al secondo anno sprofonda la lazio al sesto posto ma ha la fortuna di vincere una coppa italia in finale contro la juve in quella che fu la peggior stagione precalciopoli, con una squadra allo sbando al punto che la società a fine anno ingaggiò capello per riassestare il gruppo.
INTER
Ingaggiato dall'inter per tornare a sognare, dopo 2 mesi sono già fuori dalla lotta scudetto e arrancano a metà classifica, in champions si fanno eliminare dal milan e vincono la coppa italia che viene chiamata la coppa dei perdenti e di mancini.
L'anno dopo arrivano tanti altri acquisti per vincere finalmente, ma dopo 2 mesi l'inter è già fuori dalla lotta scudetto, in champions si fa eliminare dal villareal ma vince un'altra coppa italia, sempre più la coppetta dei perdenti e di mancini.
Finalmente moratti capisce che per vincere deve distruggere le avversarie e quindi ecco calciopoli. La stagione si apre con l'inter che dovrà lottare per lo scudetto contro il temibilissimo palermo, finalmente riescono a vincere un campionato ovviamente senza avversari. In champions si fanno eliminare dal valencia.
L'anno dopo lo schema di mancini è far fare tutto a ibrahimovic e così a metà campionato ha già 11 punti di vantaggio sulla roma (squadra tra l'altro mediocre) ma l'infortunio di ibra manda in crisi tutta l'inter in quanto non era una squadra e inizia a perdere punti fino ad arrivare all'ultima giornata dove mancini è costretto a fare entrare un infortunato ibra per fargli fare goal e salvarlo.
In champions si fa eliminare dal liverpool e moratti lo caccia perchè capisce che se vuole davvero vincere seriamente qualcosa gli serve un allenatore vero come mourinho.
MANCHESTER CITY
Arriva in una grande squadra dal gran potenziale che però non riesce a fare il salto di qualità per vincere lo scudetto. Con lui le cose non cambiano e il massimo che riesce a fare è lottare per il quarto posto, che poi perde a maggio grazie a una sconfitta contro il tottenham che gli costa il quinto posto, fallimento incredibile.
L'anno dopo, ovvero quello attuale, fa una mega campagna acquisti che porta il city ad essere indubbiamente una delle squadre più forti d'inghilterra, ma nonostante tutto la squadra fa ancora più pena dell'anno precedente e il massimo che può fare è lottare per un quarto posto che forse conquisterà.
fonte: barbiere, bar dello sport
venerdì 29 aprile 2011
Borja Valero - Contro il Porto non basta il Mellone
PORTO - VILLAREAL (5-1) - Lo Special Two lascia ancora il segno e, proprio il giono dopo la più grande sconfitta dello "Special" originale, Mourinho, lui porta a casa la sua grande vittoria: il 90 minuti il Porto di Villas Boas, già trionfatore in campionato e in fianale della coppa nazionale stacca anche il biglietto per la finale di Dublino, dove incontrerà la vincente di Benfica e Braga.
La squadra di Villas Boas non solo è solida e vincente, segna anche vagonate di gol. I Dragoni scendono in campo con un slo obiettivo: vincere e segnare, così capita che qualche rischio lo corra, come nel caso del vantaggio del Villareal in chiusura di primo tempo firmato da Cani.
Il Porto torna in campo con il coltello tra i denti: il pareggio arriva subito, al 4' con un rigore trasformato da Falcao, poi Guarin raddoppia al 16'. Poi il bomber colombiano si scatena e segna ancora al 22', 29' e 45'. Villa Boas non si accontenta, mai, la squadra attacca infatti fino all'ultimo secondo. Nessuno scampo per Borja Valero e compagni, la rimonta è impossibile...
fonte: il sussidiario.net
venerdì 22 aprile 2011
Borja Valero, Concreto interesse del Napoli
Al Napoli piace molto il centrocampista del Villarreal Borja Valero, ammirato nel doppio scontro diretto di Europa League che ha visto la qualificazione degli spagnoli. Ma un'eventuale trattativa per l'acquisto del giocatore non è ancora nemmeno iniziata. Lo ha rivelato l'agente di Valero, Diego Nappi, ai microfoni di Radio Crc: "E' normale che un calciatore come Borja Valero possa piacere a tante squadre, Napoli compreso - ha detto nel corso della trasmissione 'Si gonfia la rete' - ma posso assicurare che non c'è nessuna trattativa in corso e non sono mai stato contattato dalla società azzurra. D'altronde bisognerebbe intavolare un discorso prima con il Villarreal e poi con noi".
Anche per l'altro obiettivo spagnolo del Napoli, Ruben Perez, assistito dallo stesso Nappi, la risposta è la stessa: "Ruben Perez è un calciatore di prospettiva, un classe '89, di proprietà dell'Atletico Madrid ed in prestito al Deportivo La Coruna, si sta affermando nella Liga ma ribadisco che anche per lui non c'è stata nessuna richiesta del Napoli. A Champions acquisita forse le cose saranno più chiare per pianificare la prossima stagione".
Nappi ha poi elogiato il Napoli per i risultati fin qui conseguiti: "Il Napoli quest'anno ha fatto un campionato di altissimo livello, non deve avere paura di nessuno e non deve essere scaramantico nel non pronunciare parole come scudetto e Champions. Il sogno-scudetto non è svanito perchè il campionato non è finito".
Secondo lui Palermo-Napoli si annuncia come una gara assai spettacolare: "Quando vedo giocare il Palermo e il Napoli mi diverto sempre. Sono stato a San Siro mercoledì e ho visto un Palermo diverso, sabato sarà sicuramente un bello spettacolo".
fonte: goal.com
lunedì 18 aprile 2011
un giocatore brutto, Michael Reiziger
Michael Reiziger (Amstelveen, 3 maggio 1973) è un ex calciatore olandese che giocava nel ruolo di difensore.
Con la Nazionale olandese, in cui ha esordito nel 1994, vanta 72 presenze e un gol. Ha partecipato agli Europei 1996 e 2000 e 2004 e ai Mondiali 1998.
William Prunier
William Prunier (Montreuil, 14 agosto 1967) è un ex calciatore francese che giocava nel ruolo di difensore, ha militato nel Napoli nella stagione 1997/'98.
Già nazionale francese, la sua esperienza italiana, in cui è stato utilizzato in poche partite in una squadra di non eccelsa qualità, ha coinciso con una delle peggiori stagioni del Napoli conclusa con la retrocessione in serie B. Attualmente ha intrapreso la carriera di allenatore.
lunedì 11 aprile 2011
Borja Valero, non solo mellone
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Vigliotti, giornalista di Canale 34
“Borja Valero è un giocatore eccezionale. Il Napoli credo abbia avuto la sfortuna di andare a sfidare il Villarreal che credo arrivi a vincere l’Europa League. Matuidi è un giocatore di grandissimo spessore, spero che il Napoli riesca a mettere gli occhi su questo giocatore francese.
L’entusiasmo del Napoli è l’arma in più, al di là della condizione fisica e atletica che è straripante. Questo campionato è folle e dobbiamo aspettarci di tutto. Il Milan continua a puntare sull’usato sicuro, vedi Mexes, il Napoli invece continua a puntare su giovani.
Questo è un momento irripetibile. È fuori da ogni dubbio che il Napoli dovrà acquistare nuovi giocatori che possano essere inseriti nel progetto tattico di Mazzarri ecco perché gli investimenti del Napoli sono prospettici e di competenza e fantasia.
A Bologna c’è aria brutta, credo sia la partita più difficile”.
mercoledì 30 marzo 2011
Hugo Enyinnaya
Enyinnaya fece il suo debutto in prima divisione nigeriana a soli sedici anni, con la maglia dell’Eagle Cement di Port Harcourt (ora noto come Dolphins F.C.). Nel 1998 passò invece in seconda divisione al FC Ebedei di Lagos, dove venne notato dagli osservatori del club belga R.W.D. Molenbeek, appena retrocesso in seconda serie. Nonostante la giovane età conquistò ben presto il posto in attacco, segnando 6 reti in 20 presenze che gli valsero la convocazione nella Nazionale Under 20 nigeriana.
Nel 1999 passò al Bari per circa 200 milioni di lire, dopo aver favorevolmente impressionato il D.S. pugliese Carlo Regalia che lo notò in una partita di coppa contro l'Anderlecht. Enyinnaya venne inizialmente schierato con la formazione primavera facendo una breve apparizione in serie A il 17 ottobre contro il Torino. La sua grande occasione arrivò però il 18 dicembre 1999 quando a seguito dell'infortunio dei due attaccanti titolari Osmanovski e Masinga fu schierato titolare nella partita contro l'Inter in coppia con il suo amico della primavera Antonio Cassano. Enyinnaya segnò dopo soli sette minuti uno spettacolare gol da 40 metri che portò in vantaggio il Bari, prima che Cassano firmasse nel finale un gol capolavoro che rubò la scena al giovane nigeriano.
Mentre Cassano divenne presto titolare inamovibile, Enyinnaya anche a causa di numerosi infortuni non riuscì più a esprimersi a quei livelli segnando un solo altro gol contro il Venezia. L'anno seguente Cassano esplose definitivamente come uno dei migliori talenti italiani, mentre Enyinnaya continuò a passare da un infortunio all'altro senza segnare nemmeno un gol e senza riuscire ad evitare la retrocessione in serie B. Nemmeno nella serie cadetta il nigeriano riuscì a riprendersi, collezionando solo 9 presenze e un gol contro il Palermo. Nel 2003 passò in prestito al Livorno, sempre in serie B, dove dopo un avvio incoraggiante segnò solo 2 gol in diciassette presenze. Nel 2004, fece un'esperienza in C1 con il Foggia, ma anche stavolta i risultati non furono soddisfacenti tanto che a fine stagione il Bari non gli rinnovò il contratto lasciandolo disoccupato.
Dopo uno sfortunato provino con gli ungheresi del Debreceni fu chiamato da Marek Kozminski al Gornik Zabrze, in prima divisione polacca. Dopo sole tre presenze in un anno si trasferì in seconda divisione, prima al Lechia Zielona Gòra e poi all’Odra Opole, dal quale si svincola il 28 maggio 2008[1]
Nel gennaio 2009 Enyinnaya torna in Italia: sfumato l'accordo con il Boville Ernica, firma per l'Anziolavinio, squadra che milita nel campionato di Eccellenza.[2]
Il 2 agosto 2009 Enyinnaya firma per il Meda, squadra militante nel campionato di Eccellenza lombarda.
Nel 1999 passò al Bari per circa 200 milioni di lire, dopo aver favorevolmente impressionato il D.S. pugliese Carlo Regalia che lo notò in una partita di coppa contro l'Anderlecht. Enyinnaya venne inizialmente schierato con la formazione primavera facendo una breve apparizione in serie A il 17 ottobre contro il Torino. La sua grande occasione arrivò però il 18 dicembre 1999 quando a seguito dell'infortunio dei due attaccanti titolari Osmanovski e Masinga fu schierato titolare nella partita contro l'Inter in coppia con il suo amico della primavera Antonio Cassano. Enyinnaya segnò dopo soli sette minuti uno spettacolare gol da 40 metri che portò in vantaggio il Bari, prima che Cassano firmasse nel finale un gol capolavoro che rubò la scena al giovane nigeriano.
Mentre Cassano divenne presto titolare inamovibile, Enyinnaya anche a causa di numerosi infortuni non riuscì più a esprimersi a quei livelli segnando un solo altro gol contro il Venezia. L'anno seguente Cassano esplose definitivamente come uno dei migliori talenti italiani, mentre Enyinnaya continuò a passare da un infortunio all'altro senza segnare nemmeno un gol e senza riuscire ad evitare la retrocessione in serie B. Nemmeno nella serie cadetta il nigeriano riuscì a riprendersi, collezionando solo 9 presenze e un gol contro il Palermo. Nel 2003 passò in prestito al Livorno, sempre in serie B, dove dopo un avvio incoraggiante segnò solo 2 gol in diciassette presenze. Nel 2004, fece un'esperienza in C1 con il Foggia, ma anche stavolta i risultati non furono soddisfacenti tanto che a fine stagione il Bari non gli rinnovò il contratto lasciandolo disoccupato.
Dopo uno sfortunato provino con gli ungheresi del Debreceni fu chiamato da Marek Kozminski al Gornik Zabrze, in prima divisione polacca. Dopo sole tre presenze in un anno si trasferì in seconda divisione, prima al Lechia Zielona Gòra e poi all’Odra Opole, dal quale si svincola il 28 maggio 2008[1]
Nel gennaio 2009 Enyinnaya torna in Italia: sfumato l'accordo con il Boville Ernica, firma per l'Anziolavinio, squadra che milita nel campionato di Eccellenza.[2]
Il 2 agosto 2009 Enyinnaya firma per il Meda, squadra militante nel campionato di Eccellenza lombarda.
fonte: wikipedia
lunedì 28 marzo 2011
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